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DA DOVE PROVENGONO LE IDEE?
Di recente mi sono imbattuta in una serie di libri che parlano di idee e da dove provengono. In realtà ho letto un libro, poi, per caso, me ne è stato suggerito un altro, e così via. Di solito le cose non capitano “per caso”, sono più dell’opinione che arrivino perché in quel momento si ha bisogno esattamente di quella cosa lì. Insomma, inconsciamente la stiamo cercando. Io, evidentemente in quel momento avevo bisogno di idee.
E proprio di “inconscio” si tratta. Infatti, le idee sembra che provengano da qualche parte nell’universo, si mettano in contatto con il nostro inconscio e poi voilà, quando meno ce lo aspettiamo ecco che emergono! È proprio quel momento in cui diciamo con entusiasmo: mi è venuta un’idea!
Partiamo dal presupposto che idee super uniche non esistono, derivano comunque da qualcosa con cui siamo entrati in contatto precedentemente, che poi è rimasto lì, latente. Qualcosa che abbiamo già visto, sentito e poi momentaneamente e apparentemente, dimenticato. Quello che facciamo è prendere quella cosa già vista chissà dove e chissà quando, e rielaborarla, nel nostro personalissimo modo, dandogli una nuova forma.
Dopo aver letto questi libri di cui parlavo all’inizio, ho cominciato a realizzare qualcosa a cui onestamente non avevo mai fatto troppo caso, o almeno non mi ci ero mai soffermata molto: ci sono momenti in cui sono più ricettiva all’idea. Sono quei momenti in cui la mia mente razionale è, per così dire, in pausa. In quel preciso momento cominciano ad arrivare magicamente idee e soluzioni, e mi chiedo: “ma dove erano finora?!”. Banalmente, sono quei momenti in cui sono fuori a correre con la musica nelle orecchie, per esempio, o dopo avere meditato.
Ovviamente devo essere prontissima a fermarle, altrimenti scappano via, con la stessa velocità con cui sono arrivate. Quello che faccio quindi è buttarle giù su un foglio di carta, sotto forma di frase, parola o scarabocchio.
Se non lo faccio subito le idee scappano velocissime per tornare a nascondersi chissà dove. Da questi appunti, frasi, parole che ho buttato giù, nascono poi racconti, illustrazioni, progetti, insomma, qualsiasi cosa che era rimasta lì latente da qualche parte dentro di me e che aspettava solo il momento giusto in cui io sarei stata in grado di sentirla, afferrarla e darle una forma.
Trovo tutto questo davvero poetico, ma più che altro il fatto di aver messo a fuoco da dove e quando arrivano le idee, mi ha aperto un mondo e mi ha dato anche una nuova consapevolezza sul come aiutare la mia creatività e spero, che possa essere utile anche ad aiutare la tua.